Giro di Turchia 2023, colpo di Victor Langellotti a Selçuk! Giulio Pellizzari (3°) ripreso a 100 metri dal traguardo, 2° Alexey Lutsenko

Victor Langellotti si prende il traguardo di Selçuk nella sesta tappa del Giro di Turchia 2023. Grazie a un’accelerazione negli ultimi 300 metri, il monegasco della Burgos-BH è andato a cogliere il successo nel secondo arrivo in salita della corsa turca, riprendendo e saltando Giulio Pellizzari (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) a soli 100 metri dall’arrivo. Il 19enne marchigiano, che aveva attaccato a poco più di un chilometro dalla conclusione, è andato quindi vicinissimo alla prima vittoria tra i professionisti ma alla fine si è dovuto accontentare del terzo posto di giornata, venendo superato nel finale anche da Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan).

Il kazako consolida dunque il primato in classifica generale avendo guadagnato 10″ (4″ più 6″ di abbuono) su Ben Zwiehoff (Bora-hansgrohe), quarto al traguardo e ora lontano 26″ dal leader della corsa, mentre resta terzo Harold Tejada (Astana Qazaqstan), a 51″ dal compagno di squadra. Non cambiano le prime posizioni, ma Pellizzari, sesto, si avvicina alla top-5 essendosi portato a soli 6″ da Matteo Badilatti (Q36.5 Pro Cycling Team) e a 13″ da Florian Lipowitz (Bora-hansgrohe), che lo precedono in classifica.

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

Anche oggi ci vogliono molti chilometri prima che la fuga riesca a prendere il largo nonostante numerosi tentativi di attacco nelle fasi iniziali, durante le quali il gruppo si spezza anche in due tronconi a causa della presenza di un po’ di vento. Quasi al termine della prima ora di gara, percorsa a 47 km/h, sette uomini riescono finalmente ad avvantaggiarsi: Antonio Angulo (Burgos-BH), Alexander Konychev (Corratec-Selle Italia), Victor Ocampo (Team Medellin-EPM), Philip Heijnen (ABLOC CT), Patryk Stosz (Voster ATS Team), Mauro Verwilt (Tarteletto-Isorex) e Burak Abay (Konya Buyuksehir Belediye Spor).

Al loro inseguimento si lanciano Pavel Novak (Q36.5 Pro Cycling Team), Robigzon Oyola (Team Medellin-EPM) e Tobias Nolde (P&S Benotti), che riescono a riagganciarsi alla testa della corsa dopo 65 chilometri di gara, e lo stesso riescono in seguito a fare anche Mustafa Tekin e Feritcan Samli (Spor Toto Cycling Team), quando il margine dei battistrada sul plotone supera ormai i tre minuti. Dietro è soprattutto l’Astana Qazaqstan del leader Alexey Lutsenko a lavorare per contenere il ritardo, che però cresce ulteriormente nei chilometri successivi, fino a toccare i cinque minuti ai -50 dalla conclusione.

Avvicinandosi al primo dei due GPM del finale di tappa, il vantaggio dei dodici fuggitivi torna però a scendere, e il plotone approccia la salita con un gap di circa tre minuti. Lungo l’ascesa, sia il drappello di testa che il gruppo iniziano a perdere pezzi: davanti restano infatti in sette, che scollinano con 1’30” di margine sul plotone, da dove fuoriescono Alessandro Santaromita (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) e Andrea Pietrobon (Eolo-Kometa), che in discesa riescono a guadagnare qualcosa e vanno a riprendere uno degli ex battistrada, Tekin. In seguito, questo terzetto si riporta anche su Konychev e Abay, che erano riusciti a scollinare con i primi ma che nel corso della discesa finiscono a terra, riuscendo comunque a ripartire.

Davanti restano quindi Novak, Oyola, Angulo, Verwilt e Stosz con un vantaggio di 40″ sui primi inseguitori e 1′ sul gruppo, nel quale sono rimasti circa 30-40 corridori, ma nel tratto di pianura che precede la salita finale il gap scende ulteriormente e, sulle prime rampe dell’ascesa, il plotone va a riassorbire tutti quanti. A quel punto si porta davanti anche la Bora-hansgrohe per aumentare il ritmo e fare ancora più selezione, ma nonostante questo a 3000 metri dal traguardo scatta Domen Novak (UAE Team Emirates), che riesce a guadagnare una ventina di secondi di vantaggio. Alle sue spalle, gli inseguitori salgono regolari fino a un tentativo di allungo di Mario Aparicio (Burgos-BH), subito rintuzzato dagli altri componenti del drappello.

Sfruttando un rallentamento, è quindi Giulio Pellizzari (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) a provarci a poco più di un chilometro dalla vetta, con il marchigiano che sembra cogliere il momento giusto, riportandosi rapidamente su Novak e staccandolo a 500 metri dall’arrivo. Dietro, tuttavia, Ben Zwiehoff (Bora-hansgrohe) non ci sta e prova a tornar sotto, portandosi però dietro anche Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan) e Victor Langellotti (Burgos-BH), che accelera a 300 metri dal traguardo e va a riprendere Pellizzari ai -100 dalla conclusione. Sulla ruota del monegasco c’è anche Lutsenko, che però non riesce ad affiancare il portacolori della Burgos-BH, che va così a cogliere il secondo successo della carriera.

Risultato Tappa 6 Giro di Turchia 2023

Classifiche Giro di Turchia 2023

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